lunedì 17 agosto 2009

Il Cerusico c'ha gli occhi rbaltati e il curato non se ne cura...


Apro quella busta
incarnato cerulo e
pezzi di cera rossa cadono al suolo
tinti di sfortuna ghiacciati
brandelli di momenti vissuti
s'impongono a fine diseguali
ridotti ad essenza di una memoria
diventata osso
Grazie a Sandro...che ha avuto il coraggio di comporre questa "poesia" con me.

6 commenti:

  1. Ed io mi perderei in quella busta,diventerei piccoli brandelli di carte per entrarvi, per rivivere ogni cosa,brutta o bella che sia.
    Infondo la portiamo con noi,quella busta,ma il coraggio di tuffarci dentro,
    ancora non l'abbiamo trovato.

    Poesia bellissima.

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  2. Mi torna alla mente Montale. Ossi di Seppia. Non recidere forbici quel volto.

    Grandi. Tutti e tre ... Voi e Montale.

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  3. cos'hai detto?

    HAI DETTO SSSANDROOO?!

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  4. Per tutti...ragazzi grazie dei complimenti...Sandro è moooolto più bravo di me...ma questa è una sfida a migliorare e per questo mi diverto a confrontarmi con lui, che dice che c'è fascino nel mio sudare...è proprio un poeta!!!!

    Per Gigi: ragazzo lo so non si capisce un'emerita cippa...sempre colpa di quel cervello in barattolo...ci farò un post!

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